Il convento delle suore di Santa Giovanna Antida – Via Costituente
Una presenza costante nella vita parrocchiale borgarese è quella delle suore della Carità di Santa Giovanna Antida, ordine fondato in Francia nel 1799. La comunità borgarese delle suore abita nel castello di Borgaro, al fondo di Via Costituente, l’asse principale del centro storico cittadino. Il castello Borgaro ha origine medievale: per motivi di difesa, sorse lontano dall’antico centro cittadino (inizialmente collocato sulla strada di Lanzo, attuale Via Lanzo/Strada dell’Aeroporto) ed era circondato da un fossato. La sua rassicurante presenza spinse la popolazione borgarese a ricollocare il proprio villaggio a ridosso di questo edificio, fondando così il primo nucleo dell’attuale centro storico.
L’edificio medievale è del tutto scomparso: nel Settecento il feudo di Borgaro passò alla famiglia dei conti Birago, che assunsero la denominazione di Birago di Borgaro e resero il castello la propria residenza. I vari conti, in particolare l’architetto Ignazio Mario Camillo Renato Birago (1721-1783), modificarono la foggia del castello: la cappella della Madonna degli Angeli (di cui si ignora l’esatta collocazione) fu demolita e sostituita da una nuova cappella della Deposizione, eretta a ridosso del castello, inglobando un’antica torre che legava probabilmente il castello medievale alle mura cittadine. Il giardino venne allestito con un disegno all’italiana, che comprendeva anche una peschiera.
Tuttavia, anche la foggia settecentesca è oggi in gran parte irriconoscibile: l’ultimo conte Birago vendette il castello a un avvocato borghese e questi lo rivendette nel 1895 alle suore, che lo trasformarono in convento. La nuova destinazione d’uso deturpò irrimediabilmente la residenza nobiliare: in particolare, la facciata ovest della villa adorna di colonne venne demolita per far posto alla cappella di Maria Vergine Consolata e San Giuseppe, opera dell’architetto Alberto Bellia. Si tratta di una chiesa a navata unica, con il presbiterio riccamente rivestito di marmi, con un crocifisso di legno e metallo e un affresco dell’annunciazione dai colori tenui tipica dello stile liberty del periodo, ma dalle forme e prospettive classiche e tradizionali, come probabilmente richiesto dalle committenti. Altre modifiche interessarono la villa che venne riadattata per ospitare le celle delle religiose, e le strutture di servizio nel parco, che oggi ospitano un asilo infantile e la Comunità Cenacolo.
Dell’antico castello, rimane di interesse uno splendido stemma della famiglia Birago conservato in una sala al primo piano del palazzo, oggi impiegata come cappella secondaria, a cui si accede dal lato destro del corridoio che dà accesso alla chiesa principale. Inoltre, non va dimenticato che il complesso ospita la cella e la sepoltura della beata suor Nemesia Valle (1847-1916), a Borgaro dal 1903: per la sua attività in favore delle novizie, è stata dichiarata beata il 25 aprile 2004 da papa san Giovanni Paolo II.